GLI EVENTI IBRIDI E IL SUCCESSO DEL MODELLO SFEERA

Aprile 2021


L’emergenza pandemica ha accelerato diverse tendenze nel campo della Digital Transformation: una di queste riguarda gli eventi, che sono stati necessariamente messi in pausa nella loro versione fisica a favore di esperienze Full Digital. Da qualche tempo, però, hanno preso piede i cosiddetti eventi “ibridi”, che non sono certamente una novità ma che hanno mostrato trend di crescita a doppia cifra.

I numeri del successo

Lo dicono i numeri: secondo il Planner Confidence Index di I-Meet, il 63% dei professionisti prevede formule ibride per gli eventi LIVE. Una ricerca Etc.venues rincara la dose: il 73% degli event planner sceglierà una modalità ibrida nel corso del 2020.

In genere, le aziende mostrano un attaccamento particolare a questa leva specifica di comunicazione e non vogliono rinunciarci: secondo un’altra survey di PV Agency, il 63% delle imprese preferisce spostare il budget dal fisico al digitale e non allocarlo per altri strumenti.

Cosa si intende con evento ibrido

Il modello ibrido mescola la componente digitale con quella reale. Tipicamente, l’evento viene svolto dal vivo in una location fisica attrezzata con la partecipazione di key speaker (con tutte le precauzioni sanitarie del caso) e può essere comodamente fruito in modalità digitale grazie allo streaming web live da chiunque nel mondo. 

All’interno di questo format-base sono possibili poi varianti: gli speaker ad esempio possono essere posizionati in location diverse oppure è possibile organizzare vari eventi in diverse location in parallelo e in contemporanea. I fruitori stessi possono essere coinvolti con gradi diversi di engagement e partecipazione.

Strategia e target

Definire una strategia coerente si rivela ancora più importante nell’universo degli eventi ibridi, rispetto a quelli in presenza. Poter, infatti, raggiungere audience enormemente più ampie è certamente un vantaggio ma pone il problema di definire al meglio il target a cui ci si rivolge, pena la cattiva riuscita dell’evento e bassi ROI per il Brand o il committente in questione.

Al fine di ottimizzare l’ingaggio dei pubblici occorre considerare che partecipazione in presenza e audience da remoto hanno necessità diverse e di conseguenza anche i contenuti relativi dovranno essere diversi.

L’organizzazione delle tempistiche

Sono gli audience non presenti fisicamente a dettare le regole per quanto concerne le tempistiche: per raggiungere quante più persone possibili occorre fare riferimento, ad esempio, ai fusi orari coinvolti e che quindi l’ora di avvio dell’evento sia compatibile con quante più time zone possibili.

Anche le tempistiche on stage vanno calibrate in funzione di chi segue l’evento in streaming, che giocoforza ha una soglia d’attenzione più bassa. Le presentazioni on stage vanno ottimizzate e contratte, va dato impulso al “botta e risposta” tra speaker piuttosto che ai monologhi o a sequenze infinite di slide. Occorre lavorare molto sul coinvolgimento dell’audience, con domande, sondaggi e tool che stimolino l’interattività.

Content is (still) King

Il contenuto è ancora il re: è molto importante sviluppare uno storytelling adeguato, che punti al mix coerente di razionalità ed emozionalità. 

E, come detto sopra, i contenuti vanno calibrati a seconda che si tratti di stage e pubblico in streaming.

Le pause vanno calibrate molto bene, i tempi devono assecondare al meglio lo sviluppo dei contenuti. Molto importante è il moderatore o l’anchor negli eventi b2b, ma non solo…

Remarketing

Organizzare eventi ibridi ha anche un altro vantaggio: la possibilità di raccogliere dati al momento delle iscrizioni, dati che potranno essere poi utilizzati per campagne di remarketing.

Questo ha l’innegabile vantaggio di alzare il potenziale ROI del singolo evento.

Un ROI già molto interessante visto il costo relativamente contenuto di questo genere di eventi.

Il modello SFEERA

SFEERA, attraverso la propria divisione My Streaming, è particolarmente attiva nella creazione, organizzazione e gestione di eventi ibridi, tra gli altri. 

Basti pensare che nel 2020 SFEERA ha realizzato 197 LIVE per un totale di quasi 400 ore con la partecipazione di più di 600 speaker, italiani e internazionali con traduzione simultanea dedicata, e un pubblico stimato superiore ai due milioni di utenti.

My Streaming, peraltro, è attiva dal 1998 nel live streaming e nelle produzioni video, offrendo un’esperienza di 25 anni a disposizione delle aziende.

Abbiamo skill molto specifiche che abbiamo sviluppato per organizzare e gestire al meglio eventi “ibridi”, avvicinando, nella nostra visione, contenuto e produzione. Prestando quindi la massima attenzione sia all’aspetto creativo-contenutistico che a quello tecnologico, per raggiungere il massimo della contaminazione funzionale. 

La padronanza del mezzo, il know-how, la professionalità e la continua ricerca di nuove soluzioni sono, da sempre, i nostri segni di distinzione. Mettiamo a disposizione dei clienti il nostro personale specializzato, in grado di gestire al meglio le apparecchiature di broadcasting e le strutture hardware per coprire interamente l’offerta del media management aziendale. I nostri servizi possono riguardare l’integrazione di contenuti esistenti, la fornitura di servizi video marketing e un progetto integrato in modalità “chiavi in mano”.

Sul fronte tecnologico degna di nota è  WebinarsPro, soluzione white label powered by Sfeera, per trasmettere in Live Streaming eventi conferenze, seminari, corsi online, convegni, spettacoli, per ottenere il massimo coinvolgimento degli utenti.


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